
COSA FACCIAMO
Presso la Chirurgia Generale di Faenza, ci impegniamo a fornire un'ampia gamma di soluzioni chirurgiche per le principali patologie digestive e della parete addominale. La nostra filosofia si basa sulla scelta delle tecniche più sicure, innovative e mininvasive, per garantire all’utenza un percorso di cura efficace e confortevole.
Ti invitiamo a esplorare l'elenco delle condizioni cliniche più comunemente trattate presso la nostra Unità Operativa. Qui troverai informazioni dettagliate sulle patologie che affrontiamo e sui trattamenti che offriamo con competenza e professionalità, proponendo soluzioni su misura per le esigenze di ciascun paziente.

CHIRURGIA ONCOLOGICA COLORETTALE
Un trattamento su misura per il cancro del colon e del retto
Il TUMORI DEL COLON e del RETTO sono trai più frequenti in entrambi i sessi. Sintomi sospetti sono la presenza di sangue nelle feci, dolori addominali e cambiamento delle abitudini intestinali. Talvolta possono essere presenti altri sintomi quali gonfiore addominale, nausea, vomito e/o perdita di peso. E' importante aderire alle campagne di SCREENING ed eseguire i test per la ricerca del sangue occulto fecale (SOF); si può così diagnosticare la malattia in una fase iniziale, prima dell'insorgenza di altri sintomi e quindi quando i trattamenti sono più efficaci e meno invasivi. In caso di SOF test positivo o della presenza di un sospetto clinico è indicata la colonscopia con biopsia ed eventuale marcatura della lesione tumorale.
La PROGNOSI dipende dallo stadio della malattia alla diagnosi che è basata sull'esito di una TAC toraco-addominale con mezzo di contrasto; nel caso di tumore del retto è richiesta anche la risonanza magnetica pelvica e/o l'ecoendoscopia rettale. Il tasso di sopravvivenza a 10 anni, se il cancro è limitato alla mucosa intestinale si avvicina al 90%; se si estende in profondità ma limitato alla parete dell'intestino va dal 70 al 80%; se sono presenti linfonodi positivi dal 30 al 50%; se la malattia è metastatica la prognosi scende sotto il 20%.
L'INTERVENTO CHIRURGICO ha una finalità curativa in oltre 70% dei casi e consiste nell'asportazione del tratto di intestino dove è localizzato il tumore e del suo drenaggio linfatico di pertinenza con anastomosi (cucitura) dei segmenti intestinali. Talvolta è necessaria una "deviazione" (colostomia o ileostomia) transitoria o definitiva a seconda dei casi. In assenza di controindicazioni anestesiologiche può essere proposto un approccio chirurgico MININVASIVO (laparoscopico o robotico), ossia l'esecuzione della procedura chirurgica senza l'apertura dell'addome ma attraverso delle incisioni di pochi centimetri e per mezzo di telecamere ad alta risoluzione e strumenti miniaturizzati inseriti nella cavità addominale.
Il più delle volte l'intervento viene preceduto da una PREPARAZIONE PERSONALIZZATA (preabilitazione nutrizionale, fisica, psiologica), dalla correzione delle abitudini malsane, dell'eventuale anemia o di altre condizioni reversibili.
Il ricovero si basa su protocolli di RIABILITAZIONE PRECOCE e recupero postoperatorio potenziato al fine di ridurre al minimo le complicanze da allettamento e ospedalizzazione prolungata.
Particolare attenzione e assistenza viene fornita al PAZIENTE ANZIANO, valutato e accompagnato in tutto il percorso pre- e post-operatorio da competenze geriatriche.
Il trattamento può prevedere terapie complementari alla chirurgia, così dette ADIUVANTI, che possono essere sia di tipo farmacologico (chemioterapia, immunoterapia, farmaci a bersaglio molecolare mirato, ecc) che fisiche (radioterapia) o dalla combinazione di etrambe; questi trattamenti possono essere proposti prima, dopo o a "sandwich" alla chirurgia, a seconda dell'aggressività del tumore, dello stadio di malattia, delle condizioni generali e della sensibilità del tumore a tali terapie. Vista la complessità e variabilità di queste opzioni, la proposta terapeutica viene discussa, caso per caso, concordata e quindi personalizzata da un TEAM POLISPECIALISICO DEDICATO.

DIVERTICOLOSI E DIVERTICOLITI DEL COLON
Dalla prevenzione medica al trattamento preventivo o in urgenza: una soluzione per ogni situazione
La diverticolosi colica è la presenza di uno o più dilatazioni diverticolari del colon. I diverticoli possono insorgere in qualunque tratto dell'intestino ma più frequentemente si localizzano al sigma. La maggior parte delle diverticolosi sono asintomatiche e non richiedono alcun trattamento. In alcuni casi possono invece infiammarsi o sanguinare determninando un quadro di varia severità che corrisponde alla DIVERTICOLITE ACUTA. In presenza di sintomi il trattamento varia a seconda delle manifestazioni cliniche e della tipologia ed età del paziente. Le COMPLICANZE della malattia diverticolare si verificano nel 15-20% dei casi e comprendono l'infiammazione diverticolare acuta, l'emorragia diverticolare e la colite segmentaria associata a malattia diverticolare. L'intervento chirurgico è necessario in urgenza in caso di perforazione intestinale e peritonite. Altre indicazioni alla chirurgia includono sintomi gravi che non rispondono a trattamenti conservativi o il ripetersi di eventi acuti nonostante cicli successivi di terapia medica profilattica. Interventi di CHIRURGIA MININVASIVA PREVENTIVA delle complicanze acute e croniche possono essere prospettati a pazienti selezionati e in tal caso si esegue la procedura programmandola e preparandosi all'intervento in modo da limitare al minimo il rischio di stomia, di chirurgia reiterata, di conversione da approccio mininvasivo a tradizionale e di complicanze infettive, emorragiche, da allettamento e ospedalizzazione prolungata. Ogni quadro clinico va attentamente studiato e analizzato valutando rischi e benefici di un atteggiamento conservativo versus operativo e la corretta tempistica di ogni ogni scelta.

CHIRURGIA DELL'ERNIA INGUINALE
La tecnica più adatta per ogni situazione
La riparazione chirurgica dell'ernia inguinale è uno degli interventi più comuni in tutti i reparti di chirurgia generale.
La riparazione o plastica protesica, quando programmabile, è più spesso il trattamento definitivo, riducendo i rischi di ricoveri in urgenza e quindi i tassi di complicanze. Tuttavia, in casi selezionati o per determinati periodi, l'ernia può beneficiarsi di una GESTIONE CONSERVATIVA. Il trattamento non operativo può essere una valida opzione temporanea anche nelle forme sintomatiche.
Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica sia in termini di approcci (laparoscopia e robotica) che di materiali (suture, sistemi di fissaggio e reti protesiche) ha permesso di affinare tecniche sempre MENO INVASIVE e PERSONALIZZABILI in funzione del tipo di ernia, dei sintomi associati e della tipologia di paziente da trattare. E' fondamentale affidarsi a professionisti specializzati in ricostruzione e riparazione della parete addominale con esperienza consolidata nelle nuove tecniche chirurgiche e disponibilità delle più aggiornate tecnologie operatorie.
Oggi, oltre alle procedure standard, sono infatti disponibili nuovi approcci tra cui la laparoscopia e la robotica e nuovi materiali protesici o di sintesi come reti autoancoranti, colle biologiche, materiali compositi e riassorbibili sempre più performanti. Tali tecniche mirano a ridurre gli esiti chirurgici, i tassi di recidiva, la convalescenza, abbreviare i tempi di guarigione, minimizzare le complicanze e il dolore acuto e cronico postoperatorio. Il chirurgo ha a disposizione varie opzioni e la possibilità di scegliere quella più indicata ad ogni caso specifico. Il suo compito principale è quello di aggiornarsi e formarsi sulle opzioni più affidabili e sicure. Il paziente può finalmente contare, oltre che sull’esperienza e professionalità del chirurgo, anche su differenti opzioni terapeutiche, adattabili in base alle sue aspettative ed esigenze.

CHIRURGIA DEI DIFETTI DELLA PARETE ADDOMINALE ANTERIORE
Ernie ventrali primitive e laparoceli postchirurgici
Le ernie sono condizioni in cui il contenuto intraddominale (stomaco, intestino, omento, ecc) sporge attraverso difetti e debolezze della muscolatura e delle fasce della parete addominale. La maggior parte delle ernie non mettono immediatamente in pericolo la vita delle persone; talvolta, invece, si presentano complicate e richiedono un trattamento d'URGENZA e quindi con rischi operatori aumentati.
Inoltre, l'ernia è una condizione IRREVERSIBILE se non si interviene chirurgicamente.
Programmando la procedura e affrontando quindi l'intervento in pieno benessere si abbatte significativamente il rischio di complicanze. Esistono vari tipi di ernia ventrale, sia primitiva (epigastrica, ombelicale, ecc), che recidiva (dopo un precedente intervento correttivo), o secondaria ad una incisione chirurgica (laparocele o ernia incisionale). Esistono quindi varie tecniche ed approcci chirurgici differenti per la loro riparazione (tradizionali con o senza protesi, laparoscopici, robotici), ognuno con vantaggi e rischi specifici da valutare caso per caso. Occorre sempre un inquadramento chirurgico ULTRASPECIALISTICO. L'equipe della Chirurgia Generale Mininvasiva di Faenza si propone come centro di riferimento per il trattamento chirurgico dei difetti della parete addominale potendo contare sull'esperienza pluriennale dei suoi professionisti nell'ambito delle tecniche mininvasive e di separazione dei componenti per la riparazione e ricostruzione dei difetti anche complessi (disastri di parete).

CHIRURGIA DELLA CALCOLOSI BILIARE
L'approccio più moderno e sicuro alla patologia litiasica biliare e alle sue complicanze
I calcoli biliari o della cistifellea (colelitiasi) sono molto frequenti ma solo il 20% delle persone con calcoli biliari manifesta sintomi nel corso della vita e meno dell'1% avrà COMPLICANZE SEVERE. Tra queste, le più temibili sono la pancreatite, la colecistite, la calcolosi coledocica e la colangite, con un rischio stimato tra 1 e 3% l'anno.
L'attuale raccomandazione nella colelitiasi sintomatica è la COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA ELETTIVA, ossia programmata. Tuttavia, questa potrebbe non trattare definitivamente tutti i sintomi del paziente. Nelle persone sintomatiche, là dove non ci sia uno sbilanciato rapporto rischio/beneficio in relazione a comorbilità ed età biologica, la chirurgia elettiva rappresenta la prima scelta per prevenire le complicanze, gestire al meglio i sintomi e ridurre i tassi di morbilità e di conversione in chirurgia tradizionale più frequenti in caso d'interventi in urgenza. Inoltre, negli interventi programmati è minore il tasso di lesioni biliari e vascolari anche grazie alla possibilità di eseguire la colangiografia intraoperatoria in fluorescenza che migliora la visualizzazione e il riconoscimento delle strutture anatomiche biliari.
In alcuni casi è possibile una gestione conservativa o non operativa, pur sapendo che questi casi restano a rischio di complicanze biliari.